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.Nondesidero proprio ripetere questa esperienza. Ma la brutta esperienza non accennava afinire.Richard Taylor, terminato l anno sabbatico, tornò a Cambridge; e ancora Wilesnon faceva progressi.I colleghi lo guardavano con un misto di impazienza, speranzae pietà, e tutte le persone a lui vicine capivano chiaramente che soffriva.La gentevoleva sapere, voleva sentire buone notizie, ma nessuno dei colleghi osava chiederglicome procedeva il lavoro sulla dimostrazione.Anche il resto del mondo, fuori del suo dipartimento, era curioso.La notte del 4dicembre 1993 Andrew Wiles spedì un messaggio per posta elettronica al gruppoSci.Math, al quale appartenevano diversi specialisti di teoria dei numeri e di altrisettori della matematica:Date le ipotesi che si fanno circa lo stato dei miei lavori sulla Congettura di Shimura-Taniyama e sull Ultimo Teorema di Fermat, riferirò brevemente sulla situazione.Durante il processo di revisione è emerso un certo numero di problemi; per la maggiorparte essi sono stati risolti, ma ce n è uno che non ho ancora superato.Credo dipoterne uscire nel prossimo futuro usando le idee illustrate nelle mie conferenze diCambridge.C è ancora molto da lavorare sul manoscritto, e questo fatto lo rendeinadatto a una diffusione sotto forma di stampa preliminare.Nel corso che inizierò infebbraio a Princeton darò un resoconto completo di questo lavoro.Andrew WilesPost mortemMa l ottimismo di Wiles era prematuro; e il corso previsto a Princeton, quale chefosse il suo contenuto, non avrebbe prodotto alcuna soluzione.A poco più di un annodi distanza dall effimero trionfo di Cambridge, Andrew Wiles stava per rinunciare aogni speranza e per dimenticare la sua dimostrazione zoppa. La mattina di lunedì 19 settembre 1994 sedeva alla sua scrivania coperta di cartenell università di Princeton.Decise di dare un ultima occhiata alla dimostrazioneprima di buttarla e abbandonare ogni speranza di sciogliere l enigma di Fermat.Voleva capire che cosa fosse, esattamente, a impedirgli di costruire il sistemaeuleriano; voleva avere, almeno, la soddisfazione di sapere come mai non ce l avevafatta.Perché non c era un sistema euleriano? Voleva individuare con precisione ildato tecnico che mandava all aria tutto quanto.Pensava che se doveva rinunciare,almeno avrebbe avuto diritto di sapere perché si era sbagliato.Wiles studiò i fogli che aveva davanti, concentrandosi molto intensamente percirca venti minuti, e vide l esatto motivo per cui non riusciva a far funzionare ilsistema; capì finalmente dove stava l errore.In seguito descrisse così il suo statod animo:  Fu il momento più importante di tutta la mia vita professionale.Improvvisamente, e in modo del tutto inaspettato, ebbi questa incredibile rivelazione.Non mi accadrà mai più una cosa così..Gli spuntarono le lacrime agli occhi; sisentiva soffocare per l emozione.Ciò di cui si rese conto in quel fatidico momentoera  di una bellezza così indescrivibile, così semplice ed elegante.io lo guardavo,incredulo.Wiles capì che il motivo che vanificava il sistema euleriano eraesattamente lo stesso che poteva far funzionare la Teoria orizzontale di Iwasawa dalui abbandonata tre anni prima.Pensò che forse sognava, che era troppo bello peressere vero, ma più tardi avrebbe detto che era troppo bello per essere falso.Propriocosì: la scoperta era così potente e bella che doveva essere vera.Wiles camminò su e giù per il dipartimento ore e ore.Non sapeva se era desto osognava; ogni tanto tornava alla scrivania per vedere se la sua fantastica scoperta eraancora lì.Andò a casa; doveva dormirci su, forse il mattino dopo avrebbe scopertoqualche difetto in questo nuovo argomento.Il mondo intero lo teneva sotto pressioneda più di un anno: un anno abbondante di tentativi falliti uno dopo l altro avevascosso la sua fiducia in se stesso.Il mattino dopo tornò alla scrivania.L incredibilegemma che aveva scoperto il giorno prima era ancora lì ad aspettarlo.Wiles riscrisse la sua dimostrazione usando l approccio corretto, basato sullaTeoria orizzontale di Iwasawa, e finalmente tutto andò a posto.L approccio correttoera quello che aveva usato tre anni prima; ora lo sapeva, ma questa conoscenza gliveniva dal fallimento dell approccio di Flach-Kolyvagin che aveva usato verso lametà del cammino.Ora il manoscritto era pronto per essere spedito.Wiles, pieno dientusiasmo, segnò la data sull agenda del computer e spedì messaggi elettronici a unaventina di matematici di tutto il mondo:  Preparati a ricevere un pacco della FederaiExpress entro pochi giorni.Come aveva promesso al suo amico Richard Taylor, che era venuto appostadall Inghilterra per aiutarlo a correggere la dimostrazione, il nuovo articolo con laTeoria di Iwasawa corretta portava il nome di entrambi, anche se il risultato vero eproprio era stato ottenuto da Wiles dopo la partenza di Taylor.I matematici chericevettero la versione corretta del lavoro di Cambridge l esaminarono in tutti iparticolari nel giro di poche settimane, e non trovarono nessun errore.Questa voltaWiles presentò i suoi risultati in modo ortodosso; invece di fare come a Cambridgeun anno e mezzo prima, mandò l articolo a una rivista specializzata, gli Annals ofMathematics, dove sarebbe stato esaminato da altri matematici.L esame richiese qualche mese, ma questa volta non furono scoperti errori; e il numero del maggio1995 della rivista riportava l articolo originale di Cambridge e le correzioni dovute aTaylor e allo stesso Wiles.Finalmente l Ultimo Teorema di Fermat poteva riposare [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]
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